giovedì 23 aprile 2009

Nascita della Consulta del Bacino del Tevere, Orte, 30 aprile 2009

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Appuntamento per la nascita della
“Consulta del Bacino del Tevere” alla Sede Secondaria di AMICI DEL TEVERE a
Palazzo Roberteschi di Orte, il 30 aprile, ore 10.30
c/o Ente Ottava Medievale
Via Vittorio Emanuele, 5/7
http://www.ottavamedievale.it/
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SINTESI E STATO DEL PROGETTO-PROPOSTA DI “AMICI DEL TEVERE” SU UN
“PIANO TERRITORIO – CASE – AMBIENTE SOCIALE E NATURALE”
PER IL BACINO DEL TEVERE (su http://www.laculturadelcibo.it/public/pdf/pdf969Resoconto_Convegno_Amici_del_Tevere.pdf il miglior resoconto fra quelli ricevuti sul Convegno di lancio del 31 marzo 2009)


CONSENSO ISTITUZIONALE: c’è, nazionale e locale (l’idea di fondo è inattaccabile – la scala territoriale è perfetta per l’applicazione, né localistica né troppo vasta – forme di cooperazione fin qui non praticate sono viste assai positivamente da parte delle realtà con cui “fare sistema”)

COMUNICAZIONE: sempre maggiore interesse – sarebbe utile qualche ulteriore “lancio” importante, oltre al grande risalto già ottenuto su stampa, televisioni, etc

“MARCHIO TEVERE”: l’idea sta passando – esiste un’unità storico-geografica – sarebbe utilissima la realizzazione della rivista “Terre e acque del Tevere”, proposta al Convegno del 31 marzo

FONDI: ideale sarebbe un mix pubblico-privato – l’Autorità di bacino del fiume Tevere potrebbe muoversi in linea con quanto già è stato fatto ed è in corso sul Po – perseguire sincronismo di azioni fra pubblico e privato – cercare investitori (Fondazioni Bancarie, Fondi d’Investimento, etc + azionariato diffuso, per un progetto affidabile e in buone mani)

RETE DAL BASSO: molto forte – raccolto grande consenso – opportunità di lavoro per Associazioni, Pro Loco e Operatori piccolo-medi sul territorio (escursioni, eventi, artigianato, ristorazione, ricettività, etc) – opportunità di dar voce a tematiche e "sensibilità" meglio collocabili in chiave interdisciplinare, piuttosto che strettamente settoriale

INTEGRAZIONE TERRITORIALE (il tutto su un’area molto compatta):

1) Grandi Centri – Roma, Perugia, etc sono:
- grandi terminals di trasporti su scala nazionale e internazionale;
- centri ricettivi che possono usufruire delle risorse del territorio circostante per trattenere turisti;
- grandi bacini di cittadini per micro-turismo anche giornaliero sul territorio.

2) Piccolissimi Borghi:
- dotati di patrimonio edilizio da recuperare, restaurare e vendere/affittare a italiani e stranieri;
- possono “mettere in rete” le loro peculiarità, spesso conosciute a pochi;
- possono “sfruttare” le opportunità ricreative offerte dai Centri grandi e medi (raggiungibili in breve tempo).

3) Centri di media dimensione (tantissimi e di grande eccellenza nel Bacino del Tevere):
- mettono a disposizione cose che non hanno né le grandi Città né i piccoli Borghi (enogastronomia, identità artistiche e architettoniche tipiche, produzioni artigianali rinomate, etc);
- buona ricettività alternativa a quella dei grandi Centri.

4) Habitat diffuso:
- risorse naturalistiche d’eccezione nel Bacino (Parchi, Riserve, Monumenti Naturali, etc);
- siti archeologici e storico-testimoniali, eremi, conventi, luoghi di meditazione, opere d'arte in siti isolati, etc;
- piccola ricettività (agriturismi, etc).

N.B. 1 sulla ricettività: Ampissimo ventaglio di scelte per tutti i gusti e i prezzi
N.B. 2 sui litorali: Possibili interazioni su vari aspetti: grandi terminals (portuali), risorse marittime, etc.

ASPETTI ECOLOGICI: minimizzare le percorrenze – sviluppare un rapporto “sano” coi territori – realizzare infrastrutture mirate ad una fruizione sostenibile

ASPETTI SOCIALI: aiutare a sopravvivere le piccole Comunità, creando occupazione locale (esercizio, gestione, manutenzione, ristrutturazione, realizzazione, produzione, vendita) – evitare lo spopolamento dei piccoli Borghi – tutelare patrimonio materiale e immateriale che rischia di perdersi, preservando le diversità pur nella politica unitaria di valorizzazione

SU COSA INVESTIRE PER RICAVARE “VALORE AGGIUNTO”:
- progettazione territoriale (la “rete dei Centri” di diversa taglia, con le tipicità e le identità nel contesto su delineato, per identificare gli “attrattori” su tutto il Bacino e su scale più locali, per temi, specializzazioni, etc) ed economico-finanziaria;
- realizzare e ottimizzare “la rete dei servizi e la mappa delle opportunità” (<>, a prescindere da dove si vive, si dorme, etc, in una sorta di “grande villaggio integrato” di risorse artistiche, ambientali, agrarie, enogastronomiche, sportive, etc etc): sistemi on-line e off-line, informazione e comunicazione;
- valorizzare tutto ciò che non è attualmente "visibile";
- riqualificazione e recupero di territori, paesaggi, case, dai punti di vista infrastrutturale ed edilizio (in questo contesto, tutto “si rivaluta” sinergicamente, in senso sia lato sia strettamente economico). Attività immobiliare verso Italia ed Estero (anche “su carta”, via prenotazione fra più scelte). Coinvolgimento delle comunità locali nel censimento immobiliare e nell’identificazione delle priorità urbanistiche (“finanza di progetto” per strutture pubbliche da recuperare);
- distribuzione di produzioni locali con identità territoriale ("marchio Tevere" = "i prodotti dal cuore d'Italia, i prodotti del Bel Paese");
- azione coordinata fra "pubblico" (Autorità di bacino del fiume Tevere, Regioni e Province, etc) e "privato".

domenica 5 aprile 2009

"Passeggiata a Campo Marzio", Roma, 19 aprile

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CAMPO MARZIO: i segni nascosti della città antica

Il percorso si snoda attraverso quella che era la IX Regione augustea a sud del fiume Tevere, e che è ora il cuore del centro storico di Roma.
Qui, più che in tanti altri Rioni della città, è percepibile una continuità costruttiva che ha portato ad una complessa stratificazione caratterizzata o dal reimpiego di edifici o dal semplice "riciclo" degli antichi materiali da costruzione. La città antica, così spesso nascosta sotto nuove costruzioni, emerge a frammenti, mostrando le tracce del suo passato che a volte passano inosservate ma che possono essere decifrate e ricomposte.
Ci guideranno in questa nostra passeggiata i resti monumentali dei templi di Adriano e del Pantheon come pure i misteriosi obelischi e le rovine di terme e stadi.

La passeggiata inizierà da Piazza di Pietra per poi continuare a Piazza Colonna, Montecitorio, Piazza Capranica, Piazza del Collegio Romano, Via della Pigna, Via dei Cestari, Piazza della Minerva, Pantheon, S. Eustachio e infine Piazza Navona.

APPUNTAMENTO: H 10,00 Piazza di Pietra (davanti al Tempio di Adriano)
DURATA PASSEGGIATA: ore 3
TERMINE PASSEGGIATA: Piazza Navona

CON PREGHIERA DI PRENOTARE IL PRIMA POSSIBILE, PER ORGANIZZARE UNO O PIU' GRUPPI

Costo per la Guida:
€ 7,00 Soci di AMICI DEL TEVERE, € 10,00 non Soci (bambini fino a 12 anni: gratis)
L’iscrizione all’Associazione non è obbligatoria.
Per usufruire della riduzione a questa e alle altre visite nell’anno 2009, i “non Soci” potranno tesserarsi al momento, giungendo all’appuntamento alle 9.45.

Per Aprile, Maggio, Giugno sono programmate altre 5 “Passeggiate Romane” a tema.