venerdì 28 settembre 2012

Domenica 7 ottobre - Passeggiata guidata "Tra Natura e Storia: dal Gianicolo a Villa Sciarra"


La passeggiata inizia sul colle del Gianicolo, luogo della memoria della strenua difesa della neo-nata Repubblica Romana del 1849. L’esperimento di una Repubblica instaurata in uno dei più arretrati paesi d’Europa e assediata dai Francesi, venuti a difendere il papa fuggito, diventò senza dubbio il simbolo della volontà popolare repressa. La sua Costituzione fu la più avanzata mai scritta fino all’epoca contemporanea, estendendo il diritto di voto a tutti i cittadini maschi senza limiti di censo.
Ancora oggi si possono ricostruire le fasi delle battaglie che infuriarono tra il 3 giugno alla definitiva resa del 1 luglio del 1849, come testimonia la rovina della villa del Vascello.
Costeggiando le mura e ricordando i momenti più salienti della battaglia si passa davanti alla Villa Aurelia, ora Accademia Americana, quartier generale di Garibaldi durante l’assedio, e si giunge a Villa Sciarra.
La Villa è un curioso esempio di adattamento di un intero parco scultoreo dell’inizio del XVIII secolo, prelevato dal giardino del castello Visconti di Brignano vicino Milano e trasportato qui dall’ultimo proprietario nel 1902, il ricco ambasciatore e collezionista americano George Wurts.
Tra le rare specie arboree che fanno di Villa Sciarra, un autentico parco botanico, spuntano le eleganti statue in arenaria raffiguranti figure mitologiche e allegoriche che fanno della Villa una colta interpretazione del giardino tardo barocco in cui sono ecletticamente mescolate caratteristiche proprie del giardino all’inglese, all’italiana e alla francese.


Appuntamento: Domenica 7 ottobre alle ore 9.30 all’ingresso di Villa Doria Pamphilj di Largo 3 giugno 1849 (angolo di Via di San Pancrazio)
Durata passeggiata: 2 ore e ½ circa

Costo per la Guida: € 7,00 Soci di AMICI DEL TEVERE, € 10,00 non Soci (fino a 12 anni: gratis)
Sopra un certo numero di prenotati, occorreranno gli auricolari per l’intelligibilità della Guida: € 1,50 a persona, nel caso

L’iscrizione all’Associazione non è obbligatoria, ma può essere effettuata al momento, al costo di € 10,00 per tutto l'anno (in tal caso, si prega di arrivare con 15 minuti di anticipo)

Tel. 063202087 – Cell. 3395852777, 3397448084

lunedì 17 settembre 2012

La prima Public Company territoriale a servizio di consumatori e produttori


Come noto, il Consorzio Tiberina è soggetto no-profit – costituito nel Gennaio 2010 – che svolge un’attività nel campo della coesione territoriale (coalizione a geometria variabile – orizzontale, verticale e obliqua –, interregionale, intersettoriale e con approccio interdisciplinare) per la valorizzazione integrale e coordinata della “regione Tiberina” [*].
La valorizzazione è rivolta:
-         verso l’esterno, per costruire un progetto di marketing territoriale attorno a una “regione-marchio”, la regione delle terre e delle acque del Tevere, con un potenziale di richiamo molto più forte rispetto a quello delle singole (pur eccezionali) sub-regioni [**], cercando a tal scopo di coinvolgere i Soggetti istituzionali più indicati, fino ai livelli governativi, nonché gli operatori del territorio;
-         verso l’interno, per tutte le ulteriori progettualità che prescindono dalle suddivisioni amministrative, incentivando caratteristiche, identità e vocazioni della Tiberina improntate alla sostenibilità, al servizio dei cittadini.
E’ dunque emersa la possibilità, grazie alla “massa critica” di persone e organizzazioni raccoltesi attorno al progetto, di intraprendere una nuova iniziativa anch’essa unica nel panorama italiano, cioè la costituzione di una “Public Company territoriale” (società ad azionariato diffuso), per far beneficiare sia i consumatori sia i produttori di alcune caratteristiche favorevoli della Tiberina, comprese la compattezza, la disponibilità di eccezionali risorse, la struttura policentrica (tutto lo spettro di nuclei abitati, dai piccolissimi Borghi alle grandi Città, con variegate caratterizzazioni socio-economiche).
In termini di parole-chiave ci si potrebbe richiamare a “slow”, “new”, “soft”, “green”, “di qualità”. Si punta ad un Soggetto che abbia caratteristiche intermedie fra quelle di una Fondazione, di un’Impresa e di un’Associazione, senza dover ricorrere a volontariato, ma potendosi organizzare in maniera strutturata, autonoma e durevole, creando indotto, occupazione e benefici diffusi, attraverso:
-         formazione di un “maxi Gruppo d’Acquisto”, tendenzialmente il più vasto in Italia;
-         raccordo diretto fra consumatori e produttori certificati (tramite e-commerce, piccoli centri logistici, etc);
-         mercato di beni e servizi esclusivamente del territorio (alimenti, artigianato, attività ricreative ed escursionistiche, vacanze e altro);
-         possibilità di coordinare sconti, convenzioni, opportunità speciali per i Soci (fra l’altro, contrariamente alla tessera di un’Associazione, l’azione della Public Company sarebbe cedibile);
-         sviluppo della piccola imprenditoria locale, con eliminazione delle intermediazioni onerose (la Public Company prevede per l’appunto un’azionariato distribuito fra singole persone fisiche beneficiarie e il divieto di “scalata”);
-         fruizione sostenibile del territorio di vita e di prossimità, all’impronta di storia, natura, culture, turismo, viver sano.
Per gli abitanti di Roma (i 2/3 di quelli della Tiberina) si può dunque immaginare una sorta di generalizzazione ed esaltazione del concetto di “mercato rionale”, sposando tradizione e innovazione tecnico-organizzativa, considerando che il “chilometro zero” (o “quasi zero”) non è realizzabile nella Capitale e che i rivenditori dei mercati spesso sono produttori diretti e vengono proprio dai territori in questione.
Terremo ovviamente informati dei passi che saranno compiuti, sottoponendo per tempo – a quanti interessati – le deliberazioni da sottoporre nell’Assemblea di Costituzione. La denominazione provvisoriamente scelta è “Vivi Tiberina S.p.A.”.

CONSORZIO TIBERINA – Agenzia di sviluppo per la valorizzazione integrale e coordinata del Bacino del Tevere
Via Marianna Dionigi, 17 – 00193 ROMA    [t] 063202087  [f] 0632650283  [@] tiberina@unpontesultevere.com  [w] www.unpontesultevere.com


[*] Attualmente esso comprende 54 Consorziati, fra cui 7 dalle Università (interi Atenei, Dipartimenti o Centri), 2 Province, 17 Comuni dalle 6 Regioni della Tiberina, Imprenditori, Associazioni e Onlus, locali e non, fra cui Società Geografica Italiana, FEE Italia – Foundation for Environmental Education, Unione Nazionale Pro Loco d’Italia e tante altre; con diversi Soggetti ha protocolli e convenzioni legati a ricerca, comunicazione, co-marketing, etc, come con Roma Capitale, APT Umbria, UNI – Ente Nazionale Italiano di Unificazione, Istituto di Ricerca sulle Attività Terziarie del C.N.R. ed altri. Ha ottenuto quattro Alti Patronati del Presidente della Repubblica e numerosi Patrocini. E’ stato ammesso a Socio Onorario dell’Associazione Internazionale Iter Vitis – Itinéraire Culturel du Conseil de l’Europe e, nel Maggio 2011, ha organizzato per l’UNI la riunione plenaria e i tavoli di lavoro del Comitato Tecnico ISO/TC 228 “Tourism and related services” della International Standards Organization; molti progetti del Consorzio sono stati inseriti in iniziative promosse dalla Commissione Nazionale Italiana dell’UNESCO. Il portale unpontesultevere.com e la connessa newsletter si riferiscono a circa 60.000 contatti mail attestati, e utilizzano tre marchi registrati al Ministero dello Sviluppo Economico (“club Amici del Tevere”, “un Ponte sul Tevere”, “regione Tiberina”); è in avvio il portale viaggiaintiberina.itespressamente dedicato alla ricettività diffusa sul territorio.

[**] La “regione Tiberina” coindice con il Bacino idrografico del Tevere e va dunque dalla Valtiberina Toscana e Umbra a Roma, dalla Tuscia alla Sabina, dai Monti Sibillini al Monte Amiata, dai Castelli Romani al Lago Trasimeno, dall’Appennino Abruzzese alla Val di Chiana, dall’Agro Romano all’Appennino Umbro–Marchigiano, in tutto o in parte, per le zone affacciate verso il Tevere stesso, collegate e racchiuse dallo spartiacque che del fiume contorna l’impluvio, sorta d’imbuto asimmetrico solcato e movimentato da monti, colline, pianure, canali, torrenti e affluenti fino al Mar Tirreno.