Fra storia e leggende, la passeggiata si snoda nel
cuore del rione S. Angelo. Il Ghetto costituisce un elemento fondamentale nella
tradizione culturale e religiosa di Roma: dalla sua istituzione nel 1555, sotto
papa Paolo IV Carafa, all'abbattimento nel 1870, esso rappresenta un nucleo
essenziale per l'evoluzione del tessuto rionale circostante.
Il portico di Ottavia, il Teatro di Marcello e le
rovine del tempio di Apollo Sosiano costituiscono una delle aree archeologiche
più interessanti della città. Ovunque sono visibili le costruzioni successive
di epoca medievale e rinascimentale che si sono addossate e a volta
letteralmente infiltrate negli antichi fornici o in alto sulla sommità del
teatro, come è il caso della rocca dei Savelli. Accanto alle rovine monumentali
dell'antichità, qui sorgono le dimore dei potenti Cenci e Santacroce, coinvolti
entrambi in celebri delitti, e le miserevoli abitazioni degli ebrei
forzosamente deportati nel "claustro". Attraverso la serie di bolle
pontificie – ora più tolleranti altre volte restrittive – scorre la vita nel
Ghetto, che si dota di strutture autonome e parallele a quelle della “Roma
cristiana”.
La storia tragica più recente dell’occupazione tedesca
del 1943 e della deportazione degli ebrei ad Auschwitz è ricordata dalla targa
laddove le SS ammassarono le famiglie rastrellate all’alba di quel drammatico
16 ottobre.
Il Ghetto e il Tevere sono naturalmente legati: il
fiume forniva cibo e acqua, ma causava periodicamente disastrose inondazioni.
L’Isola Tiberina, in un certo senso, è l’appendice del Ghetto, con l’unica
sinagoga clandestina rimasta attiva durante l’occupazione e l’Ospedale
Israelitico. Da sempre gli ammalati si recavano sulla “nave di Esculapio” per
ottenere dal dio della medicina la cura per i loro mali. La chiesa (di S. Bartolomeo),
come frequentemente accade a Roma, sorge sul tempio (di Esculapio), e l’isola a
forma di nave conserva ancora i frammenti della prua in travertino.
Appuntamento:
domenica 7 marzo alle ore 10.00 davanti al Portico di Ottavia in via del
Portico d’Ottavia
Durata
della passeggiata guidata: 2 ore e 1/2 ca.
Costo
omnicomprensivo
(organizzazione,
Guida, radio-auricolari per il miglior ascolto della Guida nel distanziamento
fisico):
€
16,50 per i Soci, € 19,50 per i non-Soci
(non è obbligatorio il tesseramento all’Associazione)
Tesseramento
per il 2021:
per Soci 2020 € 20,00,
per Soci in anni antecedenti al 2020 € 25,00, per “mai Soci” € 30,00
(la tessera sarà
consegnata in sede, alla prima visita/passeggiata guidata utile o spedita, a
richiesta)
PRENOTAZIONI: mail amicideltevere@unpontesultevere.com; cell.
3397448084 - 3395852777
PAGAMENTO:
- su c/c presso Unicredit SpA, intestato ad ASSOCIAZIONE AMICI DEL TEVERE,
IBAN IT 03 L 02008 05021 000401070578
- da
credito disponibile
Disposizioni relativamente all’attività delle Guide Turistiche:
▪ Uso
mascherina per la guida e per i partecipanti.
▪ Ricorso
frequente all’igiene delle mani.
▪ Rispetto
delle regole di distanziamento interpersonale (almeno 1 metro) e del divieto di
assembramento. Il distanziamento non si applica alle persone che in base alle
disposizioni vigenti non sono soggette al distanziamento interpersonale (detto
ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale).
▪
Predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione da adottare.
▪ Redigere
un programma delle attività il più possibile pianificato ovvero con
prenotazione; mantenere l’elenco delle presenze per un periodo di 30 giorni,
nel rispetto della normativa sulla privacy.
▪
Organizzare l’attività con piccoli gruppi di partecipanti.
▪ Eventuali
audioguide o supporti informativi potranno essere utilizzati solo se
adeguatamente disinfettati al termine di ogni utilizzo.
▪ Favorire
l’utilizzo di dispositivi personali per la fruizione delle informazioni.
▪ La
disponibilità di depliant e altro informativo cartaceo è subordinato all’invio
on line ai partecipanti prima dell’avvio dell’iniziativa turistica.
▪ Divieto
di scambio di cibo e bevande.
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